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22 Novembre 2021 - Ufficio Stampa
La storia di Flash Battery: Da start-up ad impresa

La storia di Flash Battery, che da start-up è diventata impresa, risale agli anni ’80 e inizia in modo inusuale e anche un po’ imprevisto. 

Gli inizi

Mio padre aveva una piccola impresa dove produceva carica batterie in alta frequenza negli anni ’80 era una tecnologia completamente nuova e il relativo mercato era piccolo: fino a quando, negli anni 2000, l’azienda ha vissuto un’espansione e produceva 60.000 unità all’anno. Oggi Flash Battery, è un’azienda che fattura 17,5 milioni di euro e conta un team di 56 persone.

Io sono sempre stato appassionato di elettronica e insieme al mio amico e attuale socio, Alan Pastorelli, costruivamo centraline per comandare a tempo di musica le luci stroboscopiche durante le feste. Dall’età di 15 anni venivo assunto tutte le estati in azienda nel reparto riparazioni. Un incarico perfetto per imparare i rudimenti della materia e sognavo, un domani, di far crescere ancora di più quella realtà insieme a mio padre.

L’imprevisto

Poi, nel 2006, l’imprevisto: una vera e propria doccia fredda per un giovane che vede i suoi sogni e progetti andare in fumo. Ero da un cliente californiano per sviluppare dei carica batterie quando ricevetti una telefonata da mio padre che mi annunciò di aver venduto l’azienda. Decisi di licenziarmi e laurearmi il prima possibile.

Terminati gli studi lavorai un paio di anni come commerciale in un ente di formazione. La mia passione però non era scemata e nel tempo libero davo una mano nell’installazione di impianti di allarme. Nel 2009 andai da un amico che produceva veicoli elettrici industriali e lì vidi per la prima volta delle batterie al litio provenienti dalla Cina che, però, sembravano di bassa qualità.

L’illuminazione

In quel momento, l’illuminazione: pensai che se avessi risolto i problemi tecnici, avrei potuto portare un’innovazione a tutte le applicazioni industriali. Iniziai nel mio garage, facendo analisi ed esperimenti. Il problema era trovare una nuova tecnologia per le batterie al litio e dotarle di un sistema di controllo e gestione.

Un lavoro di studio e ricerca durato due anni e mezzo prima di dare vita nel 2012 a Flash Battery. Un sistema innovativo che si differenziava dalla concorrenza perché riusciva a tenere bilanciate le celle anche nei pacchi batterie più grandi e performanti.

Le prime richieste

Poi sono arrivate le prime richieste: ricordo la primissima applicazione reale con una multinazionale coreana che ci aveva chiesto di elettrificare una Alfa Mito endotermica alla quale era stata tolta la parte a benzina. Via via, sono arrivati altri clienti dell’automotive, e dal 2013 lavoriamo con E80 Group, oggi nostro partner societario.

A gennaio 2012, subito dopo aver aperto l’azienda, abbiamo preso una commessa importante in Cina che ci è valsa anche un record per essere stati in grado di elettrificare un’ex Fiat Multipla che ha percorso oltre 800 km con una sola ricarica ad una velocità di 80 km/h.

La chiave del successo

Credo che la chiave del nostro successo sia stata, oltre alla passione che ci ha sempre spinto a guardare avanti e la profonda fiducia in quello che facciamo, il pensare alla nostra azienda in un’ottica non tanto di startup, ma quanto industriale. Vedo l’imprenditorialità come la capacità di evolvere continuamente senza mai pensare di essere arrivato. Sono imprenditore da circa 10 anni e quello che mi ha sempre accompagnato in questo percorso è stato il cambiamento.

Se penso al modello di imprenditore che volevo essere quando ho iniziato questa attività e lo paragono alla visione attuale mi rendo conto che sono molto diversi. Le evoluzioni aziendali (dimensioni, struttura e mercato) richiedono competenze e capacità diverse di anno in anno. L’imprenditorialità è quella capacità di adattarsi, perseverare e di riuscire ad a raggiungere un risultato affrontando sfide sempre nuove.