Smart Future Academy, 8 aprile 2019: Riassunto Discorso Marco Lavazza
Questo aneddoto raccontato dallo scrittore americano David Foster Wallace mi ha sempre colpito, lo trovate su youtube, basta cercare “questa è l’acqua” o “This is water” per la versione originale. Ci dice come spesso siamo talmente immersi nella nostra vita da non renderci conto delle cose che abbiamo.
Tra gli elementi della vita invisibili eppure così importanti ci sono i valori. Nell’azienda di cui faccio parte cerchiamo di farne una colonna portante, abbiamo fatto del nostro meglio perché si esprimessero al meglio della nostra nuova sede, la Nuvola Lavazza. Nata fin dall’inizio per restituire qualcosa alla città.
Abbiamo recuperato un’area dismessa, abbiamo creato un parco pubblico dove c’era solo cemento e oltre ai nostri uffici abbiamo creato diversi spazi aperti a tutti come i ristoranti, il museo Lavazza e la Centrale a disposizione per eventi culturali e iniziative e dove trova spazio la sede dello IAAD, l’Istituto di Arte Applicata e di Design.
Abbiamo voluto una nuova sede aperta, inclusiva, uno degli edifici più ecosostenibili d’Italia, all’avanguardia sul fronte delle tecnologie, confortevole e sicuro. A distanza di un anno dall’inaugurazione siamo sempre più convinti di aver fatto la scelta giusta.
Anche nella mia vita cerco fare miei questi valori. La mia carriera mi ha portato all’estero, poi in altre aziende ma sono tornato a casa. Non era scontato. Lavorare nell’azienda di famiglia è una responsabilità e un onore, e portare lo stesso cognome mi impone ogni giorno di impegnarmi il doppio per dimostrare di meritare il posto che occupo…
Lavazza è un’azienda relativamente piccola se la confrontiamo al contesto internazionale dove le enormi multinazionali nostre concorrenti possono superarci di 10-20-30 volte in dimensioni. Per essere competitivi quindi non possiamo permetterci errori, dobbiamo essere estremamente efficaci. In breve potremmo dire che dobbiamo lavorare con tutta la competenza e la passione di cui siamo capaci per essere competitivi.
Incontrare i ragazzi è uno degli aspetti che preferisco nel mio lavoro. Non ho la presunzione di dirvi cosa fare. Certo potrei dirvi di non trascurare le lingue, di fare qualche esperienza all’estero se potete, di essere tenaci e di non farvi scoraggiare dalle prime difficoltà. Tutte cose sicuramente sensate e che vi sentirete dire spesso. Più di tutto però vi invito alla consapevolezza. Essere consapevoli di ciò che avete e non darlo per scontato.
Trovo che il risultato più importante che un corso di studi possa offrire sia la capacità di pensare, di scegliere a cosa pensare. Potete vivere passivamente accettando quello che arriva e conformandovi al pensiero comune oppure potete aspirare a un maggior grado di consapevolezza. Così che, come dice Wallace, non vi limiterete a vivere immersi in un mondo che non capite o di cui addirittura non vi rendete neanche conto, potrete sapere che cos’è l’acqua anche se ci nuotate dentro.