Credo di aver iniziato a scrivere prima di parlare.
Se penso alla me bambina, mi vedo con un quaderno in mano e una penna, pronta ad immortalare con le parole, ciò che vedevo nel mio quotidiano: in casa, con gli amichetti e sull’autobus per andare a scuola. E così una volta finite le superiori non avevo altra scelta se non quella di iscrivermi alla facoltà di Lettere per intraprendere la professione di giornalista.
Ho scritto di ogni argomento possibile ed immaginario, senza mai perdere l’entusiasmo, fino a quando la mia professoressa di Antropologia Culturale, mi ha messo davanti all’evidenza: “Ma lo sai che i giornali sono in crisi? E’ il web il futuro! La trafila per diventare giornalista è lunghissima e i posti sono sempre meno”.
Il suo campanello di allarme, non mi spaventò anzi mi trasferii a Roma per la specialistica, iscrivendomi alla facoltà di Lettere e Comunicazione: indirizzo nuove professioni digitali delle editoria. Ero nella capitale, con un sogno nel cassetto e le sedi delle maggiori testate a pochi passi da me. Ho inviato non so quanti articoli, cv e email sperando di esser notata, fino a quando durante l’esame di Comunicazione Politica, il prof disse che LaRepubblica cercava collaboratori. Mi candidai subito e dopo un colloquio fui presa per 4 mesi!
Avrei voluto urlare al mondo la mia felicità, ma poi, l’eco delle parole della mia prof si fece avanti, via via che i giorni passavano. Mi sentii demotivata, triste, il mondo del giornalismo era davvero difficile e la vita a Roma non era semplice senza budget! Forse non era quello il mio futuro, avrei dovuto cercare altro. In attesa di ispirazioni, presi la palla al balzo che mi lanciò mio fratello una sera, vedendomi pensierosa al mio rientro a casa, dopo la chiusura del giornale.
Decidemmo di aprire un blog che parlasse ai ragazzi, a tutti coloro che come noi avevano lasciato le mura domestiche in cerca di fortuna! Un blog indirizzato alle matricole ai fornelli, coloro che non sapevano nemmeno quanto sale buttar in pentola per cuocere la pasta. In pochissimo tempo il blog ha raccolto tantissime testimonianze, rendendo me e Andrea felici del successo di questo argomento che stava a cuore a così tanti ragazzi. Come una vera reporter sono scesa in campo negli Atenei per interrogare i giovani sul loro modo di far pausa pranzo e sulle difficoltà riscontrate in cucina, successivamente abbiamo collaborato con l’università di Agraria e diverse testate giornalistiche hanno voluto saperne di più del nostro blog.
Tutto è successo così velocemente da non rendermene conto. Poi una sera dopo aver scattato delle foto per il Corriere della Sera, mi sono fermata a pensare a come sia bizzarra la vita!
Per alcuni lavori di oggi non esiste più un’unica definizione per descrivere ciò di cui ci si occupa. Io non sono una giornalista è vero, ma lavoro sempre con le parole, solo che a volte son precedute da qualche hashtag. Non importa che giro farà la vita, quando si ha una passione, bisogna coltivarla e trasformarla in una opportunità, in questo modo potrai, da zero inventare il tuo lavoro.
Valentina Pietrocola,
speaker Smart Future Academy Speciale Digitale Puglia 2022