QUELLO CHE STAI FACENDO OGGI ERA QUELLO CHE SOGNAVI DI FARE DA PICCOLO?
È dal 1998 che svolgo il ruolo di Direttore Generale del Consorzio di Tutela del formaggio Grana Padano che è il prodotto a denominazione di origine protetta più consumato e più conosciuto al mondo.
Quindi, per proprietà transitiva, sono da 26 anni il Direttore Generale che ha le più importanti responsabilità nel campo della salvaguardia delle DOP. Questi particolari prodotti agroalimentari sono l’eccellenza del settore e rappresentano per i territori rurali nei quali viviamo un inestimabile patrimonio che produce ricchezza sociale, ambientale ed economica.
Non credo che ad occhi aperti avrei mai potuto avere un sogno così lontano dalla possibilità di essere realizzato. Anche per un motivo molto semplice: sono nato a Moglia, un paese in provincia di Mantova che ricade nella zona di produzione del formaggio Parmigiano Reggiano e per chiunque appartiene a questi territori sarebbe stato impossibile pensare, o anche solo sognare, di avere a che fare quindi con il Grana Padano.
Da piccolo, come tutti, ho avuto tante aspirazioni, tanti sogni e tante fantasie, ma anche e soprattutto ho avuto la fortuna di avere uno zio, fratello di mio nonno, il cui nome incuteva un certo timore: Adolfo.
Per me, mio fratello e nostro cugino, è stata una figura fondamentale per la nostra formazione scolastica e per avviarci al mondo del lavoro.
Zio Adolfo, infatti, si è fatto carico in famiglia di questo ambito della nostra educazione ed è stato bravissimo nel cogliere le predisposizioni e il carattere di ognuno di noi tre e di orientarci correttamente e in modo assai autorevole, verso degli studi e poi verso una professione a noi congeniale.
Zio Adolfo insomma è stato per noi quello che oggi è SMART FUTURE ACADEMY per voi: una stella polare grazie alla quale riuscire ad orientarsi nel percorso della vita professionale!
Fu lui a farmi comprendere quanto fosse importante il settore agricolo e in particolare quello zootecnico e fu sempre grazie a zio Adolfo che mi fu chiara l’attitudine per gli studi agrari. Un percorso universitario che infatti terminai in fretta e con successo.
Non vi annoio raccontandovi tutti i lavori che ho fatto prima che mi venisse chiesto di fare il Direttore generale del Consorzio, però ci tengo a dirvi che l’incremento produttivo del Grana Padano tra il 1998, anno della mia nomina – e il 2023 è stato del 66,87%.
Un risultato eccezionale – e che in parte mi intesto – perché ho la consapevolezza di aver avuto la capacità di traferire nella gestione delle attività proprie del Consorzio, tutte le competenze professionali che avevo acquisito nei precedenti lavori.
ERA QUELLO CHE SOGNAVO DI FARE DA PICCOLO?
Un sogno certamente l’ho realizzato, anzi, più esattamente ho raggiunto l’aspirazione che avevo fin da ragazzo e che è stato il filo conduttore di tutta la mia vita professionale.
Un elemento che a mio avviso rappresenta anche una chiave di successo nella vita in generale ha a che fare con il concetto di libertà.
Molti vi parleranno dell’importanza nella vita professionale della passione, della tenacia, dell’impegno. Tutte cose verissime e sacrosante senza le quali i sogni difficilmente si avverano.
Dal mio punto di vista, se mi guardo indietro e valutando il presente, posso dire che la libertà costituisce un elemento imprescindibile a fare sia che ci sia impegno e passione in quel che faccio e soprattutto per farlo bene.
MI SPIEGO MEGLIO:
Nonostante siano 26 anni che faccio questo mestiere, io non ho un metro quadro di terreno che produce frumento per l’alimentazione degli animali, non ho una mucca e tantomeno un caseificio. Non possiedo nulla – ne ho partecipazioni in società – che abbiano a che fare con la filiera che produce e commercializza il formaggio Grana Padano.
Ho due figli che non lavorano nel settore dell’agroalimentare e che sono ben avviati nel loro ambito lavorativo.
Ho infine 69 anni e pertanto prossimo alla pensione.
La sommatoria di questi tre fattori mi lascia l’assoluta libertà di agire esattamente come penso che sia meglio per il sistema Grana Padano, perché sono libero da condizionamenti, da pressioni e da interessi conflittuali che potrebbero altrimenti influenzare il mio modo di pensare e di agire.
E questo è il sogno che forse ognuno vorrebbe realizzare, almeno ad un certo punto della propria carriera?
Io penso di si, per cui quello che mi sento di dirvi oggi – e così concludo questo mio intervento – è di riflettere sempre su come e quanto le vostre azioni e le vostre scelte hanno impatto sulla possibilità di continuare ad essere liberi.
QUAL È IL TUO MOTTO?
Cito qualche volta il filosofo francese che è considerato uno dei principali ispiratori del pensiero razionalista moderno, Voltaire che disse:
“Un uomo è libero nel momento in cui desidera esserlo” Vi invito a riflettere su questo tipo di desiderio.