Ho trovato “immersiva” questa esperienza, e mi auguro che il giovane pubblico abbia vissuto l’evento con la mia stessa emozione ed intensità.
Lo spazio che ci ha ospitato (il PalaLeonessa) bastava da solo a catturare l’attenzione della platea: luci, colori, suoni, voci fuori campo…dosati in maniera perfetta!
Chi si è avvicendato al microfono ha provato ad arrivare al cuore dei ragazzi.
Quando sono sceso in ” campo” ho brevemente raccontato il mio percorso scolastico e professionale: 36 anni, un’infanzia tranquilla vissuta sulle sponde del lago d’Iseo, anni di studio (diploma di maturità scientifica e Laurea in Scienze Economiche specializzazione in Moneta, Finanza e Risk Management) e l’ingresso nel mondo del lavoro. A scuola gli ottimi voti erano funzionali “a non avere scocciature da genitori e professori” ma, col senno di poi, riconosco che quanto appreso sui libri si rivela prezioso.
Oggi ho la Responsabilità della Divisione Business della Banca Valsabbina e coordino le aree commerciali, incluso il Private Banking, e la Pianificazione Strategica.
Smesso i panni del dirigente, ho raccontato le mie passioni che mi portano a contatto con sport e natura. Per ricaricarmi dallo stress amo fare lunghe passeggiate in montagna o pedalate in mountain bike. Salgo in sella con nuovi obiettivi da raggiungere: la bicicletta è una splendida metafora della vita…per conquistare le vette ci vuole molta fatica ma quando le raggiungi, c’è una enorme soddisfazione. Gli sportivi di successo sono uno splendido esempio: alcuni tra loro vincono senza essere i più forti, ma grazie all’intelligenza tattica e alla determinazione.
”Non esistono pasti gratis” è il mio motto. Determinazione e disciplina sono l’unica ricetta che mi sento di consigliare ai ragazzi per raggiungere obiettivi ambiziosi, e sono proprio le qualità che richiedo ogni giorno ai miei collaboratori.
Naturalmente un pizzico di fortuna aiuta: incrociare chi ha riconoscie il tuo talento e lo valorizza, mi ha permesso di scalare velocemente anche le vette della banca. E infine la gratitudine e l’umiltà che sono l’anticamera di tutte le perfezioni…altri due fattori differenzianti per chi vuole essere un vero leader!
Per realizzarsi serve autostima, e l’autostima passa anche dalle parole di chi si racconta senza filtri, di chi rinuncia a mettersi sul piedestallo per condividere invece le proprie debolezze ed errori.
Mi piace pensare che Smart Future Academy, col suo format originale, contribuisca ad educare una futura generazione di “invincibili”… “non come chi vince sempre, ma come chi non si arrende mai”!