Lo sport e la vita
Lo sport, anche in forma ludica, insegna sostanzialmente questo:
– sono le regole a definire il gioco e l’arbitro le fa osservare tutte;
– il più bravo vince, onori al vincitore.
Queste due semplici regole, osservate nella vita di tutti i giorni, renderebbero la nostra società migliore.
Come un gioco, la società è definita dalle regole che essa si è data. I diritti sociali (istruzione, salute, ecc.) possono essere pienamente garantiti solamente laddove i consociati adempiono ai loro doveri, ove i doveri (pagare le tasse, guidare prudentemente, ecc.) vengono rispettati e fatti rispettare.
Sarebbe bella una partita di calcio in cui una squadra prende il pallone in mano e l’arbitro non fischia? Vincerebbe la squadra migliore o quella che impunemente bara? No, non vincerebbe il migliore e non sarebbe nemmeno calcio.
Lo stesso vale nella vita di tutti i giorni. Se io con la mia azienda rispetto tutte le regole, ma i miei concorrenti inquinano allegramente ed hanno la manodopera in nero, loro saranno in grado di proporre prezzi più competitivi ed io chiudo immeritatamente, soprattutto se chi dovrebbe controllare non lo fa.
Chi viola le regole, rovina il vostro gioco, rovina la società. Non sono affari suoi, sono affari vostri, perché giocate la stessa partita anche se in un campo da gioco molto grande.
Quando vedete che le leggi non vengono fatte rispettare, indignatevi allo stesso modo in cui v’indignate se alla squadra del cuore non viene fischiato un fallo.
Un arbitro neutrale ed efficiente è essenziale al gioco. L’arbitro è dalla Vostra parte, le Forze di Polizia sono dalla Vostra parte, anche quando è a Voi che fischiano.
Come nello sport per essere bravi bisogna allenarsi molto ed avere anche talento, così nella vita di tutti i giorni bisogna lavorare sodo ed essere portati. Riconosciamo i meriti a chi ha successo e non facciamogli lo sgambetto.
Giocando vivremmo meglio!
Data aggiornamento curriculum: 28/10/20