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Germano Bonomi

Professore ordinario di Fisica sperimentale all’Università di Brescia e ricercatore al CERN di Ginevra

Chi è Germano Bonomi?

Germano Bonomi, classe 1969, si è diplomato al Liceo E. Fermi di Salò e nel 1993 si è laureato in Fisica, con la votazione di 110 e lode, presso l’Università di Pavia. Nella stessa Università ha anche conseguito il Dottorato di ricerca nel campo della fisica delle particelle con una permanenza di quasi due anni presso il laboratorio Fermilab di Chicago, negli Stati Uniti.
Nel 1998 si è trasferito all’Università di Brescia. Nel 2002 ha preso servizio al CERN di Ginevra partecipando all’esperimento ATHENA che ha prodotto i primi atomi di antimateria, ovvero i primi anti-atomi di idrogeno, in una trappola elettromagnetica. Tale risultato è stato pubblicato
sulla rivista Nature. Rientrato all’Università di Brescia nel 2004, ha partecipato ad esperimenti di fisica iper-nucleare presso i Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN. Oggi sta continuando la sua collaborazione in esperimenti relativi all’antimateria (collaborazione ALPHA) e alla fisica nucleare (esperimento ALICE) presso il CERN.
Ha affiancato alla ricerca nel campo della fisica fondamentale anche attività di fisica applicata. Ha partecipato infatti a numerosi progetti europei per l’utilizzo di tecniche nucleari relative a neutroni e raggi cosmici per applicazioni civili. Complessivamente è autore di oltre 400 lavori su rivista internazionale e ha presentato i risultati delle ricerche svolte in oltre 30 conferenze internazionali. Ha pubblicato anche articoli di divulgazione su Le Scienze e sul Sole 24 ore.
È socio dell’Ateneo di Salò e dell’Ateneo di Brescia. Attualmente è Professore Ordinario di Fisica Sperimentale nel Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale dell’Università di Brescia. È vice-presidente dell’Associazione Alumni di UNIBS.
Nel 2023 ha partecipato, con l’esperimento ALPHA, alla prima osservazione dell’interazione gravitazionale tra materia e antimateria, pubblicata sulla rivista Nature. Sebbene l’interazione gravitazionale tra materia e antimateria sia stata oggetto di speculazioni teoriche sin dalla
scoperta di quest’ultima nel 1928, è la prima volta che un esperimento ha mostrato di essere sensibile agli effetti della gravità su atomi di antimateria. Per questo suo contributo scientifico è stato considerato dal Giornale di Brescia “uno degli 8 personaggi bresciani che hanno lasciato un segno nel 2023”.
È orgoglioso di essere valsabbino, bresciano, italiano, europeo, terrestre.

Data aggiornamento curriculum: 13/09/2024