Giordano Bruno Guerri, nato a Iesa (Siena) il 21 dicembre 1950, è docente universitario, storico, manager museale e editoriale e esperto di comunicazione.
Ha tenuto corsi di Storia Contemporanea Italiana alle Università di Salerno, Madrid, Ginevra e all’università pubblica di Rio de Janeiro. Attualmente insegna Storia contemporanea alla facoltà di Scienze Sociali dell’università Guglielmo Marconi di Roma.
Come storico si è occupato principalmente di storia contemporanea e dei rapporti fra Stato e Chiesa in Italia. Si è laureato, con lode, nel 1974 in Storia Contemporanea all’Università Cattolica di Milano con una tesi sulla figura e l’opera di Giuseppe Bottai che venne pubblicata da Feltrinelli nel 1976 con il titolo Giuseppe Bottai, un fascista critico, tuttora edita. Si affermò così come uno degli storici più innovativi e autorevoli negli studi sul fascismo.
Ha pubblicato con le principali case editrici italiane: Rapporto al Duce (Bompiani, 1978) raccolta di documenti storici; Galeazzo Ciano (Bompiani, 1979), considerato dalla critica uno dei più importanti studi sulla politica estera fascista; L’Arcitaliano – Vita di Curzio Malaparte (Bompiani, 1981) con il quale ha vinto il “Prix pour le meilleur livre étranger” assegnatogli nel 1983 dagli editori francesi; Diari 1935 – 1944 e 1944 – 1948 di Bottai (Rizzoli, 1982 e 1988); Italo Balbo (Garzanti, 1983) con cui chiuse la quadrilogia sulla classe dirigente fascista. In seguito ha pubblicato: Io, l’infame (Mondadori, 1983), biografia del brigatista rosso Patrizio Peci; Povera santa, povero assassino. La vera storia di Maria Goretti (Mondadori, 1985). E ancora: Gli italiani sotto la Chiesa. Da San Pietro a Mussolini (Mondadori, 1992); Fascisti – Gli italiani di Mussolini, il regime degli italiani (Mondadori, 1995), lavoro divulgativo che ha venduto oltre 250,000 copie; Per una rivoluzione italiana (Baldini&Castoldi, 1996) saggio politico–antropologico scritto con Ida Magli, insieme alla quale ha fondato nel 2000 l’associazione Italiani Liberi, per una difesa dell’identità italiana; L’Antistoria degli italiani – Da Romolo a Giovanni Paolo II (Mondadori, 1997), altro libro di sintesi e divulgazione giunto alla trentasettesima edizione; Eretico e profeta. Ernesto Buonaiuti, un prete contro la Chiesa (Mondadori, 2001); Pensieri scorretti (Utet, 2007), una raccolta di aforismi irriverenti. Le sue opere, continuamente ristampate, sono tradotte in inglese, francese, tedesco, spagnolo, coreano, lituano, croato, olandese, polacco, portoghese, serbo, ungherese.
Per la sua opera complessiva ha ricevuto nel 1999 il premio europeo Voltaire-Diderot “come pensatore indipendente, laico e difensore delle libertà collettive e individuali”. Nel febbraio del 2008 ha pubblicato Gabriele d’Annunzio. L’amante guerriero (Mondadori, giunto all’ottava edizione), al quale sono stati assegnati il Premio Mediterraneo per la Cultura 2008. Dal suo libro è stato tratto lo spettacolo teatrale L’amante guerriero.
Nel 2013 ha pubblicato un secondo saggio su d’Annunzio, La mia vita carnale (Mondadori). Nel gennaio 2009 ha pubblicato Filippo Tommaso Marinetti. Invenzioni, avventure e passioni di un rivoluzionario (Mondadori), vincitore del Premio Caffeina d’Europa e Comisso Biografia 2009. Da Bompiani è uscito, alla fine del 2009, Follia? Vita di Vincent van Gogh, lavoro di sintesi su studi precedenti e frutto della trasmissione radiofonica Alle otto della sera (Rai2). Dal libro è stato tratto lo spettacolo teatrale La discesa infinita.
Nell’ottobre del 2010 ha pubblicato Il sangue del Sud. Antistoria del Risorgimento e del brigantaggio (Mondadori), per il quale ha ricevuto nel 2011 il Premio Internazionale Mediterraneo. Lo stesso anno ha concluso i suoi studi sull’insorgenza antiunitaria nel Sud con il volume Il bosco nel cuore. Lotte e amori delle brigantesse che difesero il Sud (Mondadori). Nel luglio 2011 il Corriere della Sera ha pubblicato, allegandolo al quotidiano, il suo volume autobiografico Ebo e Gina.
È presidente delle giurie di due Premi: Premio Acqui Storia e Premio Caccuri per la Saggistica.
Ha curata la grande mostra milanese sugli Anni Trenta (1982), evento basilare del dopoguerra per l’esame dei rapporti Italia-fascismo-cultura, e gli Eventi Speciali per la Mostra del Vittoriano su van Gogh (ottobre-dicembre 2010). Una sua Mostra itinerante su Gabriele d’Annunzio è stata inaugurata il 6 ottobre 2010 alla New York University di N.Y., da dove proseguirà per Atene e Tokio. Altre importanti mostre su d’Annunzio si sono svolte, a sua cura, dal 2010, a Kioto e in numerose città italiane e europe; la più recente, “D’Annunzio soldato”, è in corso all’Accademia Militare di Modena.
Dal 1985 al 1986 ha diretto Storia illustrata la più diffusa rivista italiana di storia, raddoppiando le vendite da 60.000 a 120.000 mensili.
Dal 1986 al 1988, quando si dimise per il cambio della proprietà, è stato direttore editoriale della Arnoldo Mondadori Editore. Aveva lavorato in precedenza per la Garzanti, come responsabile del settore di storia contemporanea dell’Enciclopedia Europea, e successivamente (dal 1988 al 1990) come direttore editoriale della Leonardo editore che contribuì a ideare e fondare con Leonardo Mondadori, e per la quale diresse il mensile Chorus (1989–1991). Nei quattro anni successivi si è trasferito a New York.
Dal 1995 al 1997 ha scritto e condotto la trasmissione quotidiana Italia mia benché, in onda su Rai Tre, che ebbe grande successo nonostante i temi sofisticati. Oltre che conduttore è ideatore, sceneggiatore e consulente storico di molti programmi televisivi e radiofonici, storici e di attualità per Rai 1, Rai 2 e Rai 3, fra i quali La lista molibdeno, regia di Marco Fina (1981), Tutti gli uomini del duce, con Nicola Caracciolo (1982), Ali sull’Atlantico (1984) con Folco Quilici (1984), Io e il duce regia di Alberto Negrin (1985), tratto dal suo libro su Ciano e premiato negli Stati Uniti come il miglior film televisivo straniero (1986), I colori della gioventù, su Umberto Boccioni (2005). Alle sue presentazioni dei film di argomento storico su Studio Universal (Sky), e stato assegnato il Premio Acqui Storia 2008 per la migliore divulgazione storica in televisione. Nel 2011 ha condotto una trasmissione settimana sul Risorgimento su Rai 1 e nel 2012, sempre su Rai 1, un’altra trasmissione bisettimanale sui Paesi membri dell’Unione Europea.
Dopo la collaborazione alle pagine culturali de Il Giorno, dal 1984 è opinionista de il Giornale; collabora a riviste (Panorama, Prima Comunicazione) e a testate storiografiche e culturali.
Dal 2003 al 2005 ha diretto L’Indipendente, quotidiano nazionale rilanciato dopo anni di scomparsa dal mercato editoriale.
Dal marzo del 2003 al maggio 2007 è stato presidente dell’Istituto di Alta Cultura Fondazione Ugo Bordoni, istituzione d’importanza mondiale nel campo delle ricerche sulle comunicazioni. Nello stesso periodo ha fatto parte del Consiglio Superiore delle Comunicazioni presso il Ministero delle Comunicazioni. Fino al marzo 2008 è stato presidente di LangTech2008, conferenza internazionale per il Trattamento Automatico del Linguaggio, ovvero come insegnare alle macchine a parlare e a capire la lingua. Dal 2003 è Presidente del ForumTal, che unisce – oltre alla Fondazione Ugo Bordoni – istituti di ricerca, aziende private e amministrazioni pubbliche.
Dal 14 ottobre 2008 è Presidente della Fondazione Vittoriale degli Italiani, carica che gli è stata riconfermata il 5 settembre 2011 e il 25 novembre 2016. In tale veste ha risanato i bilanci, aumentato i visitatori, aperto due nuovi musei permanenti, acquisito opere d’arte contemporanea e una eccezionale quantità di documenti dannunziani, istituito il Festival Vittoriale tener-a-mente, rilanciando l’immagine del Vittoriale e di Gabriele d’Annunzio anche con numerose iniziative mediatiche. Per questa attività, nel dicembre del 2009, gli è stato assegnato il Premio Garda d’Oro per lo sviluppo dell’area del Garda e nel 2011 il Comune di Gardone Riviera gli ha dato la cittadinanza onoraria.
Nell’ottobre 2014 ha aggiunto alla carica di presidente quella di direttore generale della Fondazione. Dal novembre 2010 al novembre 2013 è stato Consulente d’Immagine per la città di Pescara e direttore del D’Annunzio Festival, organizzando convegni, spettacoli, mostre e eventi che hanno contribuito al rilancio dell’immagine culturale e turistica della città adriatica, anche grazie al marchio Pescara tener-a-mente, da lui creato e che ha permesso di riunire tutti gli eventi dell’estate pescarese sotto un unico cartellone.
Il 6 giugno 2011 l’Università di Lecce gli ha assegnato il Premio Barocco.
Nel dicembre 2014 è stato nominato presidente dell’antica Fondazione Opera Pia Carità Laicale e Istituto Lodroniano, che si occupa del Museo di Salò (MuSa) e del teatro cittadino. Nell’aprile del 2015 è stato nominato anche direttore generale del MuSa.
Dall’ottobre 2015 è direttore generale di GardaMusei, associazione fra comuni, musei e istituzioni da lui costituita
Data aggiornamento curriculum: 25/11/20