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Ilaria Minucci

Imprenditrice,Presidente Unionorafi di Confapi Arezzo, consulente del lavoro

L’azione è la chiave fondamentale del successo
Picasso

Chi è Ilaria Minucci?

Sono nata ad Arezzo (AR) il 26 Novembre 1981 da due ex operai orafi che nel 1987 decisero di iniziare una propria attività artigiana. Due fratelli, uno più grande e uno più piccolo entrambi impiegati nell’attività di famiglia.

Dopo aver conseguito il Diploma di Maturità da ragioniera programmatrice informatica (81/100), mi sono iscritta alla Facoltà di Economia e Commercio di Firenze, corso di studi che ho frequentato con buoni risultati per un anno, alternando l’attività di studentessa a quella di impiegata pro-bono in affiancamento alla dipendente che si occupava della contabilità dell’azienda di famiglia.

Dopo il primo anno di università, il consulente del lavoro che si occupava delle pratiche fiscali e tributarie della società, mi propose di entrare a lavorare presso il suo studio come dipendente part-time. L’anno successivo, dopo circa 6 mesi di attività stipendiata e vista la necessità della mia famiglia di avere qualcuno che prendesse il posto dell’impiegata che nel frattempo si era dimessa per diventare mamma, non rinnovai l’iscrizione all’università.

Restava però il mio sogno di bambina di diventare commercialista e in accordo con il mio datore di lavoro, mi iscrissi come praticante presso il suo studio. Feci quindi i due anni di pratica obbligatoria durante i quali lavoravo in studio e all’ufficio della ditta, studiavo e partecipavo ai corsi organizzati dall’ordine e finalmente, dopo l’esame di stato, mi sono abilitata alla professione di consulente del lavoro.

Aprii la mia personale partita iva solo nel 2012, dopo alcuni anni dall’abilitazione con la previsione di creare uno studio associato insieme a quello che era stato il mio dominus ma senza realmente esercitare. Dopo circa 3 anni mi ero stancata di aspettare e decisi che era il momento di spiccare il volo. Rassegnai le dimissioni e intrapresi il mio viaggio. Nel frattempo ovviamente continuavo a gestire l’azienda di famiglia anche se il tempo che mettevo a loro disposizione diminuiva piano piano.

Presi un finanziamento agevolato per i giovani iscritti tramite convenzione con l’ente previdenziale di riferimento dell’ordine dei consulenti, l’Enpacl, trovai un ufficio a portata delle mie tasche e stipulai il primo contratto di affitto.

I primi anni sono stati duri perché quando ero venuta via dallo studio l’avevo fatto in maniera corretta, senza portarmi via alcun cliente. Avevo solo quelli che mi ero trovata nel corso del tempo anche grazie ai contatti che mi creavo mentre lavoravo in azienda dai miei.

Poter contare sull’appoggio della famiglia e del mio compagno con il quale nel frattempo sono andata a convivere mi è stato di grande aiuto.

Nonostante cominciassi a crescere e ad avere le prime soddisfazioni economiche, ad un certo punto mi resi conto che se avessi continuato a rinchiudermi dentro i vari uffici per lavorare “a capo basso”, sarei rimasta una semplice impiegata a partita iva dei miei clienti (o almeno così mi sarei sentita).

Forte dei contatti instaurati e delle esperienze che avevo vissuto con i colleghi di altre città tramite i corsi organizzati dalla Fondazione Studi, un giorno mi sono presentata presso la sede provinciale dell’ordine e ho chiesto di poter creare un gruppo di lavoro con altri giovani consulenti del territorio. Inoltre nel contempo sono stata eletta Presidente Unionorafi/Unionmeccanica di Confapi Arezzo, associazione datoriale che ho conosciuto tramite la società. Questo mi ha permesso di entrare a far parte della Giunta Nazionale di Unionmeccanica Confapi a Roma guidata dal Presidente Lorenzo Giotti.

Le soddisfazioni non hanno tardato a venire: il gruppo di studio è partito e abbiamo cominciato ad organizzare i primi convegni (interrotti momentaneamente causa covid), il confronto con gli imprenditori del territorio provinciale e nazionale è occasione di continua crescita e di ispirazione per entrambe le mie attività. Giusto lo scorso anno ho partecipato al rinnovo del contratto nazionale Unionmeccanica, imparando le dinamiche della contrattazione collettiva e toccando con mano l’enorme lavoro che si cela dietro uno di quei “librini” che uso in studio quando elaboro le buste paga dei miei clienti.

Firmare e siglare ogni pagina di quel documento è stata un’emozione indescrivibile. Mi sono sentita parte di qualcosa di grande e mi sono resa conto che in quelle sedi, davvero si decidono cose che hanno il potere di influenzare le sorti delle aziende come la mia e la vita di altri individui come me.

Anche l’attività di famiglia in questi anni, soprattutto grazie al lavoro e alla presenza costante dei miei fratelli, è cresciuta nel tempo e nello spazio. Abbiamo investito in immobili, in macchinari e rinnovato la produzione. Abbiamo cominciato ad esportare all’estero e nonostante le crisi che ciclicamente investono il settore, siamo ancora in piedi e in (lenta) crescita.

Ovviamente in tutto questo ho avuto anche una vita privata non lavorativa durante la quale ho coltivato la mia passione principale che è quella del ballo e che mi ha portato a partecipare a competizioni di danza sportiva in Italia e all’estero.

Come diceva Picasso “L’azione è la chiave fondamentale del successo” e in effetti questo è il mio modo di vedere. Nella vita bisogna “fare”. Chi non fa non sbaglia e chi non sbaglia non si perde solo le emozioni brutte ma infinite emozioni bellissime. E al di là di quello che ci fanno credere Walt Disney e la Pixar, sono le emozioni che ci distinguono da ogni altro essere vivente sulla terra.

Data aggiornamento curriculum: 10/02/22

Ha partecipato

Arezzo 2022 Online